A Boccassuolo, negli anni ’90, Rosemary, Patrizia, Elide e Luigi ebbero l’idea di creare una manifestazione in paese che raccontasse lo stile di vita e i mestieri della prima metà del ‘900.
Tutti gli abitanti del piccolo borgo accettarono la sfida e crearono ben 24 stazioni in cui si potevano ammirare i mestieri dei nostri nonni. Fu anche un’occasione per le giovani generazioni di capire come si viveva a Boccassuolo nel passato.
Inseguito, grazie all’entusiasmo di tutto il paese, ci sono state delle repliche integrate da cene nelle aie, stand gastronomici di prodotti tipici, antico sposalizio, musica e tanta allegria.
Erano parecchi anni che questa rassegna non veniva più fatta, anche perché molti attori delle stazioni ci hanno lasciato e nessuno se la sentiva di allestire quadri d’epoca senza di loro.
Fino a che, nell’inverno 2023/2024, i giovani ventenni di Boccassuolo, a una riunione della Polisportiva, hanno chiesto se c’era la possibilità di rifare i “Vecchi Mestieri” a cui avevano partecipato quando erano poco più che dodicenni. Da qui si è partiti cercando le disponibilità sia di chi li aveva inventati che dagli abitanti di Boccassuolo.
L’entusiasmo dei giovani capitanati da Daniele ha coinvolto per l’ennesima volta tutti, soprattutto i responsabili delle stazioni che sono stati eccezionali nel curare questi bellissimi quadri d’epoca, non accontentandosi solo di replicare quelli fatti, ma aggiungendoci particolari e ricordi dei tempi passati.
E così l’undici agosto 2024 è tornata la tradizione dei Vecchi Mestieri a Boccassuolo.
Un modo per fare comunità, rivivere l’ambiente della montagna e perché no imparare qualcosa dalle vecchie usanze. Una festa attesa da tutti lungo le vie del paese per salvare un patrimonio culturale tramandato nei secoli e per riscoprire i mestieri del passato ormai quasi dimenticati come la trebbiatura, il mulino, il fabbro, l’impagliatore, il calzolaio, il falegname, le ricamatrici, le lavandaie, le sarte, la lavorazione del latte, la tosatura delle pecore, la fienagione, la carbonaia, il pastore, i segantini, la lavorazione delle castagne, la battitura dei sassi, la panificazione, la casa di una volta, le storie degli emigranti , le rasdore, la bottega e tanto altro tutto condito da stand gastronomici e musica.
L’affluenza degli ospiti è stata sopra le aspettative, già alle 15, un’ora prima dell’inizio vi erano turisti per le vie del paese e il tutto è durato fino a sera, quando ci si è dato appuntamento davanti al sagrato della chiesa parrocchiale per gustare prodotti tipici, ballare e divertirsi nell’aia come una volta.
Commovente la dedica a fine serata a chi non c’è più di Daniele, in particolare a Sergio e Domenico, persone che ci hanno trasmesso con la loro vita l’entusiasmo e l’altruismo di fare comunità.
Lo Staff del sito www.boccassuolo.it
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