1816-1821 - Boccasuolo
PARTICOLARE CARTA TOPOGRAFICA MILITARE DEL R. GENIO - G. CARANDINI
Questo è il primo documento cartografico realizzato con strumenti moderni e rilievi di campagna dall'Ufficio Topografico del Regio Corpo Genio Pionieri dell'Esercito Modenese, durante il regno del Duca Francesco IV d'Astria-Este. Si ricordi che nel 1939 ci fu una grande frana che modificò la morfologia del terreno e quanto in esso costruito sia a nord che a sud di Boccassuolo. E' interessante confrontare la viabilità e i Toponimi (nomi dei luoghi) delle varie borgate che venivano trascritte con la pronuncia del dialetto (es. il Linaro si toverà "Olinari", "Casa Guiglia sarà Cà della Guia".
Il Paese di Boccassuolo al tempo del rilievo rimaneva ancora spostato più verso sud. Si notano anche censiti, come punti strateggici militari, i tre mulini segnati con 3 stelle rosse.
In questo periodo, come si evince dall'Almanacco del Ducato di Modena del 1854, Boccassuolo era una Frazione del Comune di Pievepelago, metre la Parrocchia con Rettore Don Antonio Guigli, che nel 1856 iniziò la costruzione della nuova Chiesa Parrocchiale, aveva sotto di se altre chiese come si può vedere dall'estratto dell'amanacco estense.
Parrocchie dipendenti da Boccassuolo nel 1854:
Carta Topografica del Ducato di Modena e Reggio 1821 e Carta Topografica del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla 1828
La carta del Ducato di Modena è stata rilevata dal Regio Ducale Corpo del Genio Militare estense, su commessa dell’istituto cartografico militare austriaco, sotto la direzione del maggiore Giuseppe Carandini; venne incisa su rame nel 1828 dal Regio Istituto Geografico Militare Austriaco in Milano e servì per la riproduzione e il disegno della carta alla scala di 1:86.400. La carta del Ducato di Parma è stata rilevata dal Genio Militare austroungarico. La proiezione con la quale sono costruite entrambe è quella conica di Cassini orientata alla guglia del duomo di Milano. La scala è 1:28.000; le carte sono state costruite su misurazioni trigonometriche, mediante cui è possibile stabilire distanza e altitudine dei luoghi con esattezza, quindi risultano precise e ricche di informazioni. Nelle Carte è possibile distinguere il seminativo arborato (la piantata padana, con i filari di vite maritata ad un sostegno vivo alternati a parcelle coltivate a cereali), quello semplice, i prati stabili, le risaie, i boschi, le distese paludose, i letti ghiaiosi dei torrenti, i paleo alvei del Po e dei suoi affluenti, le fonti e le sorgenti. Gli insediamenti, opere e manufatti in genere sono campiti in rosso e restituiti in modo non simbolico, secondo proporzione, dimensione e forma. Bianco è invece lo spazio pubblico urbano, in rosso anche gli insediamenti sparsi. Il reticolo stradale è riportato in rosso e bistro, a tratto continuo di diverso spessore; il primo per le strade di grande comunicazione, il secondo per la rete di collegamento minore ad indicare la gerarchia del reticolo stesso. L'idrografia ed il sistema delle acque sono indicati con grande cura e contrassegnati dal colore celeste, talvolta sfumato. Il reticolo minore è disegnato con un tratto sottile azzurro, con una articolazione del segno ad indicarne il carattere e la gerarchia. L'orografia è restituita mediante lumeggiamento zenitale
che mette in evidenza l'andamento dei crinali e la forma del rilievo.
1900 - Catasto storico terreni di Modena
detto anche IMPIANTO
Il ducato di Modena e Reggio Emilia non ebbe, come il restante territorio regionale, un accatastamento di prima metà dell’Ottocento, ma solo in seguito all'Unità d'Italia e alla legge del 1886 che per tutto lo stato istituì il Nuovo Catasto Terreni, le cui operazioni ebbero termine intorno al 1900. Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e gli sviluppi dei centri in scala di 1 a 1.000 o di 1 a 500.
In questa mappa si può notare l'originale viabilità pre-frana (1939) e oltre ai toponimi, risulta interessante la posizione catastale della Chiesa Vecchia con accanto la casa del popolo.
1936 seconda edizione Carta Topografica Militare
Nella seconda edizione della Tavoletta dell'IGM in scala 1:25.000, Spezzone foglio 97 4n/e, frutto della restituzione del Volo del 1936, si possono notare numerosi Toponimi e segni grafici molto particolareggiati.
Da notare la strada comunale che ai Cinghi percorre il vecchio tracciato dalla Cà a metà costa, con ponti in sasso ad arco che crolleranno poi con la frana del 1939
Qui sotto un particolare del Centro di Boccassuolo.
Tavola catastale di unione - impianto zona Boccassuolo
In questa Tavola di unione è interessante notare i toponimi sia dei luoghi che delle strade, infatti si notano strada del Borello, della Susina, di Cà di Tantino, della Croce, del Campo Molino ed in particolare quella che collegherà poi Casa Guiglia era chiamata Strada delle Tanelle.
Tavola di Unione zona Casa Guiglia
Anche in questa tavola, che è il proseguimento a sud della precedente, sono stati annotati i nomi delle varie borgate, dei fossi e delle strade vicinali come ad esempio strada delle Macchie, del Pallareto e di Foggia Grande.
Questo catasto fa riferimento alle tavole del Comune di Montefiorino perchè il Comune di Palagano naque successivamente nel 1957.
Nel 1956 il Vecchio Catasto entra in conservazione e successivamente verranno realizzate nuove tavole divise per Fogli e mappali con riferimento al Comune di Palagano.
23 aprile 1944
Foto della Royal Air Force
E' il volo della Royal Air Force del 24 aprile del 1944.
qui si può notare innanzitutto che la strada arrivava solo fino al centro di Boccassuolo, si vedono gli sconvolgimenti della frana del 1939 e le case costruite alle Fagiole e alle Serre per gli sfollati.
Si può notare la variante alla strada comunale che scende ai Pianelli fino al bivio delle Maccinelle e che risale verso il passo dei Cinghi. In alto a destra è evidente l'incontro della Frana del Balzone con La Lezza di Sassotella che crearono il lago nel Torrente Dragone.
Interessante è anche notare quanti prati coltivati vi erano che ora sono ridotti a boschi e spini.
1965 Aggiornamento Vecchio Catasto
In questa tavola del 1965, senza l'allegato "N" del centro paese, si può notare già la costruzione della Strada Comunale per Casa Guiglia che verrà poi asfaltata nel 1976.
Nel particolare qui sotto si può notare che all'uscita del paese oltre a essere presente la locanda Mingucci (6197) vi sono ancora mappati anche i due fabbricati (6587 e 6196) che erano franati nel 1939.
La Villa di fianco a Mingucci era del Sig. Cervetti, un emigrato in Francia che aveva costruito una casa che i più la ricordano molto lussuosa e rifinita nei minimi particolari sia inteni che esterni.
DATA BASE TOPOGRAFICO
Nel nuovo millennio, grazie al fatto che le fotografie satellitari hanno raggiunto un giusto compromesso fra qualità e economicità, e che l'informatica per la gestione di dati cartografici ha raggiunto eccellenti livelli, la Regione Emilia Romagna ha iniziato un aggiornamento continuo, oltre che delle carte, del Data Base Topografico. Con questo termine si intende la base di riferimento costruita a partire dai "tradizionali" contenuti di una carta tecnica ottenibili con il processo di stereorestituzione a grande-media scala, tale da supportare le operazioni di integrazione di dati "tematici" specifici delle varie funzioni dell'amministrazione pubblica, con lo scopo di far sì che sia i dati di partenza sia quelli tematici possano poi essere utilizzati per scambi informativi, per sintesi e per la rappresentazione delle informazioni alle varie scale e per alimentare servizi e funzionalità rese disponibili agli utenti.Le Carte Topografiche e tutto il Data Base Topografico dell' Emilia Romagna sono consultabile nel sito della regione al Geoportale. Un esempio di soprapposizione di Foto Satellitare, CTR e dati (centro abitato, civici, frane ecc.)
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